Là dove il tempo si è fermato

Sabbioneta è una piccola cittadina di circa 4200 abitanti, situata nella “bassa” Padana, in un’area compresa tra i fiumi Po e Oglio. La sua struttura urbanistica e gli elementi architettonici che ancora si possono ammirare come i palazzi, le chiese e gran parte delle abitazioni, sono il frutto dell’ideazione e realizzazione di Vespasiano Gonzaga.

Cugino dei più famosi Gonzaga di Mantova, Vespasiano, nella seconda metà del Cinquecento, fu signore di Sabbioneta segnandone il destino con la trasformazione del borgo medievale in una “nuova Roma”. Il risultato degli interventi e degli intenti di Vespasiano ci ha consegnato una cittadina che è una sorta di vademecum di come doveva essere concretamente una città ideale secondo i canoni cinquecenteschi.

A partire dall’ esagono irregolare delle mura, a pianta stellare, visibile in tante roccaforti militari costruite nella seconda metà del Cinquecento, si può pensare ad un borgo fortificato per ragioni ovviamente difensive. La realtà politica della zona, in quel periodo storico, però, non dava a Vespasiano motivi per creare una città con un sistema difensivo, all’epoca, detto “alla moderna”. Probabilmente costruì la sua nuova cinta muraria con uno scopo più esemplificativo e didascalico, considerando inoltre che la sua nuova Sabbioneta era destinata ad essere residenza per la corte di Vespasiano e non roccaforte militare. Ancora oggi l’originale pianta a stella esagonale delle mura e il profilo dei palazzi e delle chiese, che si staglia oltre le mura stesse, rendono Sabbioneta un luogo assoluto, con caratteristiche inconfondibili e affascinanti, capaci di trasportare il visitatore in una dimensione straniante immergendolo in un tempo lontano.

Siamo Elisabetta e Giuseppina, guide turistiche autorizzate e da anni accompagniamo gruppi e scolaresche alla scoperta
del meraviglioso territorio di Sabbioneta e della provincia Mantovana.

Vi aspettiamo a Sabbioneta, città ideale che con la sua cinta muraria cinquecentesca a forma di stella è, insieme a Mantova, patrimonio UNESCO