La Sinagoga
Si può proseguire l’esplorazione di questa singolare cittadina scoprendo l’inusuale presenza di un’elegante sinagoga ottocentesca che incuriosisce per la sua collocazione; si trova infatti al secondo piano di un palazzetto cinquecentesco il cui esterno mantiene anonima la presenza della sinagoga stessa. La sinagoga si presenta come un’ampia sala dove si possono ammirare l’Aron (il tabernacolo che conserva la Torah), la Tevah (il leggio) e i banchi originali dei primi dell’’800. La volta a vela è ornata da stupendi stucchi floreali e sicuramente singolare è la presenza del matroneo, una balconata che si affaccia internamente nella sala della sinagoga stessa.
Questa balconata, schermata da una griglia di legno intagliato e dipinto, era lo spazio della sinagoga usato dalle donne e dai bambini durante le funzioni religiose. La vitalità della comunità ebraica in Sabbioneta è testimoniata dalla presenza, a metà del 1500, di una stamperia che divenne ben presto un punto di riferimento per l’editoria, ebraica e non, di tutto il Nord Italia. Inoltre, a Sabbioneta, non venne mai istituito un ghetto, a conferma degli ottimi rapporti tra la comunità ebraica e la cittadina e resta comunque la presenza di un quartiere ebraico che affonda le sue radici nel periodo di Vespasiano Gonzaga. Oltre le mura di Sabbioneta, in zona Borgofreddo si trova il cimitero ebraico risalente alla fine del Settecento. Dopo aver passato anni di abbandono, a seguito dello scioglimento della comunità ebraica di Sabbioneta all’inizio del Novecento, sono stati fatti lavori di ripristino di questo spazio cimiteriale e sono state recuperate le poche lastre tombali ancora presenti. Il cimitero è visitabile su prenotazione.