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Santuario di Vigoreto

Santuario di Vigoreto

Lasciate la mura cittadine con una passeggiata di circa un chilometro si raggiunge in località Vigoreto un piccolo santuario dedicato alla Madonna delle Grazie. Le origini della devozione mariana in questo borgo risalgono al Quattrocento quando avvenne un evento miracoloso per la presenza di una piccola “pietas”, un pilastro su cui era dipinta l’immagine di una Vergine del Latte alla quale i fedeli e gli ammalati in particolare rivolgevano le loro preghiere. Alla fine del ‘400 avvenne un miracolo che rese famoso Vigoreto richiamando pellegrini anche da zone lontane e grazie alle offerte raccolte venne costruita una cappella che ospitava il muro su cui era dipinta l’immagine miracolosa. Con l’arrivo di Vespasiano, a metà Cinquecento, iniziarono i lavori per la costruzione di una chiesa vera e propria. Nel 1565 verrà annesso un piccolo convento affidandone la gestione ai frati Cappuccini. Il Santuario fu meta di diversi pellegrinaggi anche da parte di S. Carlo Borromeo che proprio durante la sua ultima visita qui scrisse il “De Oratione”.
La chiesa di Vigoreto conserva ancora le sue forme originali e si fa notare immediatamente per il suo aspetto essenziale con una facciata molto semplice preceduta da un portico retto da quattro grossi pilastri. Anche l’interno è altrettanto sobrio senza orpelli decorativi ed effetti scenografici e tutto racconta dell’ideale di povertà francescano: spicca infatti un materiale povero come il legno, usato per abbellire il soffitto a capriate, l’altare e sono lignee anche le cancellate che separano le cappelle laterali dalla navata unica della chiesa. Alla fine del Cinquecento Bernardino Campi realizzò per questa Chiesa due opere di grande pregio, “La Crocifissione” e l’“Assunta”, meravigliosi esempi di manierismo lombardo, inoltre la pala dell’altare maggiore è firmata da Giovanni Bresciani che già aveva lavorato, come il Campi, alla corte di Vespasiano.
A seguito dell’occupazione francese, nel 1797la chiesa verrà spogliata e chiuso il convento, il Santuario mariano è stato poi riaperto ed è tuttora meta di fedeli, a volte usato per concerti, e gestito dalle suore che lo tengono aperto per favorire chi volesse entrare e concedersi qualche momento di meditazione e preghiera.