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Sabbioneta
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Palazzo Ducale

Sabbioneta - Palazzo Ducale

Palazzo Ducale è stato il palazzo che Vespasiano Gonzaga ha fatto costruire sin dall’ inizio dell’ avventura costruttiva di Sabbioneta, perché doveva essere la sede del governo di questa nuova cittadina. L’ inizio della sua edificazione si attesta intorno ai primi anni Sessanta del Cinquecento ma soltanto pochi anni dopo il suo completamento subirà un devastante incendio che porterà Vespasiano a rifare tutto il palazzo. Continuerà comunque a modificarlo durante tutto l’arco della sua vita. Nei secoli a venire questo palazzo sarà oggetto non solo di ulteriori modifiche ma anche di destinazioni differenti: guarnigione militare e prigione fino all’ ‘800, scuola elementare ai primi del’900 e uffici comunali nel primo dopoguerra. Resta ben poco dell’ originaria decorazione parietale tranne che per qualche fregio appena sotto ai soffitti di alcune sale mentre in altre si possono ammirare ancora decorazioni a grottesche. Notevolissimi però i soffitti lignei rimasti in alcuni ambienti del piano superiore, in particolare la serie dei soffitti in legno di cedro intagliati con meravigliosa maestria da artigiani locali ai tempi di Vespasiano. Di questi soffitti in cedro stupisce sicuramente lo stile che spazia da stilemi quasi arabeggianti fino ad una densa decorazione di gusto quasi barocco. Esiste, poi, al pianterreno una sala che, pur con posizione defilata, risalta per la magnificenza del soffitto ligneo. Si tratta del soffitto della Sala d’oro e del suo Vestibolo, ambienti destinati senz’ altro a funzioni ufficiali e di rappresentanza, entrambi con soffitti ricoperti da foglia in oro zecchino.

Sabbioneta - Palazzo Ducale

Inoltre in questo palazzo spicca per originalità e pregio la serie di quattro statue equestri che raffigurano altrettanti cavalieri della famiglia Gonzaga. Insieme con altre sei statue, andate perse in un incendio nell’Ottocento, formavano la “Cavalcata dei Gonzaga”, un’ importante celebrazione della stirpe gonzaghesca che Vespasiano volle per magnificare il suo potere nel palazzo del suo governo. Le statue, di manifattura veneta, sono lignee e riproducono elegantemente le fattezze di alcuni antenati di Vespasiano , Vespasiano stesso e suo padre, Luigi Gonzaga detto “Rodomonte”. Tutti i personaggi sono dotati della propria armatura ed in sella al proprio destriero, mostrando chiaramente l’intento di ricordarlo come valenti guerrieri. Vespasiano è qui rappresentato con indosso un collare con appeso un ciondolo, simbolo dell’onorificenza del “Toson d’oro”. Questo titolo era uno dei cavalierati più ambiti ed esclusivi nel Cinquecento, secondo solo all’Ordine della Giarrettiera per cronologia e importantanza . L’ordine del “Toson d’oro” venne fondato da Filippo il Bello Duca di Borgogna nel 1432 con l’intento di incentivare la religione cattolica creando un circolo esclusivo di valenti cavalieri.

Sabbioneta - Palazzo Ducale

Nel 1585 Vespasiano ottenne questa onorificenza dal re di Spagna, Filippo II, per i meriti conquistati combattendo per la corona di Spagna. Nella realtà il collare e il ciondolo del “Toson d’oro” erano manufatti preziosissimi in oro zecchino e, secondo i dettami dell’ordine, dovevano essere restituiti alla morte del cavaliere. Vespasiano fece restituire il solo collare mentre il ciondolo dell’insegna, previa concessione di Filippo II, lo tenne con sé nella sua sepoltura. Venne infatti rinvenuto tra i resti di Vespasiano Gonzaga quando fu scoperta la sua vera tomba nel 1985, all’interno della chiesa della Beata Vergine Incoronata. Questo preziosissimo monile è tuttora conservato a Sabbioneta nel Museo del Polo Museale “Vespasiano Gonzaga”.