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Grazie di Curtatone

Grazie di Curtatone

Grazie di Curtatone è un piccolo centro famoso per il suo Santuario dedicato alla Beata Maria Vergine delle Grazie. Il Santuario fa parte di un complesso architettonico conventuale di cui è sopravvissuto solo un chiostro. La chiesa, che riprende le forme del gotico lombardo, fu voluta da Francesco Gonzaga nel 1399 come ex voto per la fine della peste e fu consacrata nel 1406. L’interno della chiesa è davvero spettacolare per la profusione di decorazioni che si trovano soprattutto nella parte mediana delle pareti. Collocati in nicchie intagliate in un rivestimento ligneo dei primi del Cinquecento sono esposti tantissimi ex voto a cui si aggiungono i più svariati oggetti, come vari tipi di protesi e modellini anatomici in cera. Spiccano poi le statue che raffigurano i protagonisti di grazie ricevute o di scampati pericoli, personaggi famosi o popolani, nobili, alti prelati e soldati con armature originali e assai preziose, alcune delle quali conservate nel Museo Vescovile di Mantova. Le statue sono state realizzate ai primi del Cinquecento e sono di grandi dimensioni, quasi dei manichini di cartapesta corredati di vesti, crini e accessori. Molto curiosi e singolari sono i fregi dorati del rivestimento ligneo che riprendono i motivi degli ex-voto con cuori, mani, occhi, bubboni della peste formando un nastro che si snoda sopra le nicchie e le colonnine. Tutto questo apparato decorativo crea una sensazione di saturazione dello spazio all’interno della chiesa che presenta ancora singolari attrattive come il coccodrillo appeso al soffitto. Frutto di una leggenda locale che vuole il coccodrillo pescato nelle acque del lago vicino, segno del demonio che fugge davanti alla Madonna, sappiamo che le vestigia del coccodrillo sono state impagliate nel Quattrocento. La navata unica della chiesa presenta ai lati diverse cappelle che custodiscono monumenti sepolcrali di vari membri della famiglia Gonzaga e in particolare lo straordinario monumento funebre di Baldassarre Castiglione realizzato da Giulio Romano. Nell’altare maggiore è presente l’immagine miracolosa della Madonna delle Grazie adorata dai pescatori del luogo, dipinta su una tavola di pioppo con tratti popolari e bizantini. Vicino alla chiesa troviamo prati degradanti verso la riva destra del Mincio che proprio qui si allarga formando una suggestiva palude del Lago Superiore e sullo sfondo è possibile ammirare lo skyline magnifico di Mantova. E’ possibile navigare tra i canali della palude, tra canneti e ninfee e, in estate, tra esotici fiori di loto. Questa zona umida, che fa parte della Riserva Naturale delle Valli del Mincio, è considerata d’importanza internazionale perché popolata da specie acquatiche e vegetali protette o a rischio d’estinzione e da rare varietà di uccelli.

Grazie di Curtatone

Già a partire dal 1037 si ha notizia di questo piccolo rilievo emergente dalle paludi , in cui sorgeva un’edicola o un piccolo oratorio in cui are venerata dai pescatori e barcaioli un’immagine miracolosa della Vergine con il Bambino. Dopo la consacrazione del Santuario, ai primi del Quattrocento si ha notizia di un villaggio per rifocillare i pellegrini. Nel 1425 viene nominata per la prima volta la Fiera delle Grazie che diventerà da allora un appuntamento fisso nel giorno dell’Assunzione della Vergine.

Grazie di Curtatone

Il 15 Agosto di ogni anno si perpetua questa fiera mercato che riempie le strade e i parchi e la riva del Mincio di migliaia di visitatori, in un misto di sacro e profano dove trovano posto le rievocazioni storiche, i panini con il cotechino, il lambrusco, la preghiera, la musica ma soprattutto i “madonnari” che per la prima volta, nel 1973 si sono riuniti alle Grazie per colorare con i loro gessetti il piazzale del Santuario dipingendo immagini sacre. Ora artisti provenienti da tutto il mondo ancora oggi, durante la fiera, dipingono le loro opere creando un coloratissimo ed effimero omaggio alla Beata Vergine delle Grazie.

Grazie di Curtatone