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Sabbioneta
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Villa Pasquali

A pochi chilometri da Sabbioneta, nella frazione di Villa Pasquali, sorge la chiesa dedicata a Sant’ Antonio Abate realizzata tra il 1765 ed il 1784 dall’architetto Antonio Galli da Bibiena. In quegli stessi anni il Bibiena stava lavorando al Teatro Scientifico a Mantova e alla scenografica cappella del Santissimo Sacramento nella chiesa dell’Assunta a Sabbioneta. L’architetto fu attivo anche in territorio bavarese realizzando progetti per teatri, scenografie ed apparati effimeri. La facciata della chiesa di Sant’Antonio si presenta in laterizio a pietra a vista ed è incompiuta come una delle due torri laterali.

L’interno, a croce latina con navata unica e quattro cappelle laterali, esplode in una ricchezza decorativa in stile rococò ma ciò che sbalordisce di più chi visita questa chiesa è sicuramente la cupola, unica nel suo genere, a doppia calotta. La prima calotta, con la volta stuccata e dipinta come se fosse legno traforato e sagomato lascia intravedere la seconda calotta dipinta a finto cielo e illuminata dalla luce naturale di finestre nascoste. Luce naturale, che filtra dall’esterno, rimbalza sui costoloni della calotta traforata donando al progetto un insieme incredibilmente scenografico, capolavoro assoluto dell’ingegno tardo barocco.

Una chiesa che attrae, oltre che per il suo valore artistico e la sua originalità architettonica e pittorica, anche per l’aspetto devozionale. Infatti è dedicata a San Antonio Abate riconosciuto da tutta la Chiesa d’Occidente come fondatore del monachesimo cristiano e come primo abate. Il Santo è considerato anche il protettore degli animali e dei contadini. Festeggiato il 17 Gennaio, nella tradizione contadina è un Santo molto amato e la sua immagine era spesso presente nelle stalle con attributi iconografici popolari facilmente riconoscibili come il bastone a forma di Tau degli eremiti e la presenza di un maialino ai suoi piedi.